Il Festival della Salute a Sanremo: tra prevenzione e vaccini

E’ andata in scena dal 22 al 26 maggio la nuova edizione del “Sanremo Festival della Salute”, evento organizzato dall’ASL 1 Imperiese insieme al Comune di Sanremo. Al Palafiori è stato così riproposto questo evento che già nella sua prima edizione aveva ottenuto massimo successo. In totale, nei sei giorni del festival vennero registrati 8000 visitatori che hanno potuto partecipare alle 50 ore di seminari e laboratori sul tema salute, con oltre 80 ore dedicate al concetto di prevenzione. Nell’edizione del 2017 il Sanremo Festival della Salute ha continuato a proporre idee, convegni e incontri dedicati al nostro benessere.

Il programma del Festival della Salute

Nella settimana di apertura, il festival ha organizzato spazi e aree apposite per ampliare la propria offerta, così da rispondere agli interessi di un sempre più vasto pubblico.

Lo Spazio Educational è rivolto agli incontri per le scuole, con appositi seminari dedicati agli insegnati, dove trattare i temi legati all’alimentazione, all’affettività, al cyberbullismo, alla violenza di genere, doping e sport, oltre alle vaccinazioni e all’importanza dell’integrazione a scuola. L’Angolo dello sport si compone di seminari e attività nate in collaborazione con il CONI Liguria e il CONI Point Imperia. Lo Spazio Prevenzione invece si arricchisce di screening oncologici, informazioni sulla salute dei reni, sul controllo nei e macchie della pelle. Inoltre non sono mancate le esercitazioni di primo soccorso, oltre alla manovra per liberare le vie aeree in fase di soffocamento. Il tutto è stato offerto ai rigorosamente con ingresso gratuito.

Durante le mattinate sono stati inoltre presentati appuntamenti con gli studenti e insegnanti, mentre nei pomeriggi si è dato spazio ai laboratori con le esercitazioni pratiche.

Il benessere inteso come partecipazione!

Come è stato spiegato dall’Assessore Costanza Pireri, alle Politiche Sociali per il Comune di Sanremo, il Festival si è riconfermato come un importanze mezzo di partecipazione e promozione del benessere. “E’ un’occasione per creare una rete per la salute”, il cui obiettivo era quello di mettere in collegamento associazioni di volontariato, cittadinanza e istituzioni.

Tra i numerosi appuntamenti e le iniziative presentate, nell’ultima giornata si è tenuto “Salute, Sport, Scuola e Famiglia: una ricetta vincente”, una tavola rotonda aperta dalla Vicepresidente regionale Sonia Viale.

Il Festival, anche quest’anno, è così diventato uno spazio fisico e virtuale per tutti i partecipanti con apertura continua dalle 9 alle 19 di sera. Ciò che ha colpito è il linguaggio innovativo con cui sono state toccate determinate forme e modalità di sensibilizzazione. E siccome ci troviamo nell’era della tecnologia 2.0 non potevano mancare i social: grazie all’hashtag #SanremoFestivalSalute, è stato chiesto al pubblico di poter condividere le esperienze, le foto e i racconti legati alle diverse esperienze vissute al Festival.

Ad arricchire il prestigio dell’evento è arrivato anche il mini-concorso “#SaluteSelfie & Win”, che chiedeva ai visitatori di scattarsi un selfie durante le attività del Festival per condividerla sui social. Grazie ai like degli utenti è stato possibile proclamare i 3 vincitori.

Il “caldo” tema dei vaccini

Non poteva mancare un tema caldo, caldissimo e attuale come quello dei vaccini, che ha attirato non poche polemiche soprattutto nell’ultimo periodo. Uno degli eventi in programma ha permesso di presentare “Vacciniamoci: malattie infettive e vaccinazioni”, con l’igienista Marco Mela come relatore, al fianco dell’infettivologo Giuseppe Ferrea, dei ginecologi Sergio Abate e Gabriele Vallerino e infine del medico Angelo Granieri.

Il Festival della Salute di Sanremo, attraverso i suoi organizzatori e al programma offerto, ha voluto evidenziare quanto sia fondamentale la prevenzione. Non a caso, come spiegato anche dall’assessore Eugenio Nocita è importante vaccinarsi, poiché non solo evitiamo di ammarlarci. Si può anche risparmiare in termini di risorse, così da concentrare fondi e attenzione verso i casi gravi da curare.