Obbligo vaccinazione da 0 a 6 anni: il Governo approva il decreto

Non è stata seguita alla lettera la linea proposta dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin in tema di vaccinazioni e annesse sanzioni. Il Governo ha infatti sposato l’idea di Valeria Fedeli, responsabile Miur. In questo modo non passa l’obbligo per le vaccinazioni degli studenti che si iscrivono a elementari, medie e ai primi due anni di superiori. L’obbligo al momento viene così riconosciuto solo agli asili nido e alle scuole materne, quindi nello specifico si rivolge esclusivamente ai bambini di età compresa tra 0 e 6 anni. Per quanto riguarda le scuole dell’obbligo, davanti alla mancata vaccinazione, vi sarà una sanzione pecuniaria per i genitori, proposta che è stata inoltrata da Fedeli. E’ stata proprio questa scelta ad aver creato non poca polemica su più fronti negli ultimi giorni.

In base ai dati legati alle vecchie sanzioni sappiamo che il loro valore si aggirava sui 150 – 250 euro; con l’introduzione della nuova normativa il valore sale fino a superare diverse migliaia di euro.

Aumenta il numero di vaccini considerati obbligatori

La norma prevede anche un’importante modifica sul numero di vaccini obbligatori. Si passa da 4 a 12, inserendo nuovamente anche quei vaccini che venivano considerati facoltativi. Tra questi ne figurano due contro la meningite e anche l’mprv, fatto per morbillo, rosolia e varicella. I più piccoli dovranno farli per iscriversi al nido e alla scuola materna.

Grazie alla scelta compiuta da parte del Consiglio dei ministri, si cercherà quindi di ridurre l’alto numero di popolazione non protetta, come spiegato dal Paolo Gentiloni. Il premier ha precisato che negli ultimi anni è mancata una struttura appropriata che comprendesse le misure utili per alzare il livello di protezione. Pur non trovandoci in una situazione di emergenza, è stato però altrettanto importante studiare una soluzione per far fronte alla situazione.
Da parte sua la ministra Lorenzin ha ribadito che le vaccinazioni sono un mezzo indispensabile per la salute pubblica ed è risultato necessario aumentare le coperture vaccinali. Del resto, come ha detto la Fedeli, vaccinare i bambini è un dovere della popolazione adulta.

Si continuerà a lavorare per responsabilizzare le famiglie non solo con le sanzioni, ma anche puntando sul divieto di entrare al nido o alla materna davanti a una mancata vaccinazione.
“Faremo un lavoro per allargare sempre di più conoscenza e competenza”, ha continuato Fedeli aggiungendo anche che i genitori che non andranno a vaccinare i propri bambini saranno subito segnalati alla Asl.